Quest’anno, l’artista prescelto è Claudio Palmieri, che ha creato in acciaio e ceramica Il Presepe Celeste, composizione originalissima di 8 personaggi: la Madonna col Bambino, San Giuseppe, l’Angelo-Cometa, i tre Re Maghi, il pastore.
Lievitano questi personaggi che l’artista romano ha disegnato nello spazio, a figura d’uomo. Seguono l’angelo-cometa che li guida nel cielo aprendo coni d’ombra sul pavimento dal quale si alzano lentamente e sui muri dove si doppiano, ancora più allungati, privi di peso. E mentre la figura della Madre accoglie, assieme al Bambino, San Giuseppe, i tre Re Maghi e il pastore, lì dove la linea portante incontra altre linee per fermare il gesto d’adorazione e di stupore, un fiore di ceramica apre la sua corolla, quasi volesse dar voce a canti di giubilo e d’improvvisa allegria. Perché la musica è già presente nelle vibrazioni del metallo, disposto a emettere suoni attraverso l’abbraccio continuo delle figure mosse dall’aria e dalla presenza umana.
Suono, luce, colore, movimento. Gli elementi della scultura di Palmieri ci sono tutti in questo presepe celeste e sono originati, ogni volta, dal materiale usato, in questo caso l’acciaio inox, capace di farsi struttura e sagoma del pensiero-forma, del microcosmo originato da un tema importante quale il Natale.
In controcanto, per una maggiore conoscenza del lavoro di Claudio Palmieri, verranno esposti trenta disegni inediti che ripercorrono il lungo impegno nell’ambito di una ricerca espressiva continuamente volta verso le avanguardie.
Claudio Palmieri è nato a Roma nel 1955. La sua prima mostra personale, a L’Attico di Roma, è del 1985. Ne seguiranno numerose altre nelle più conosciute gallerie e nei musei di New York, Milano, Modena, Bologna, Bari, Graz, Zurigo, Firenze, Spoleto, Edimburgo, Torino, Matera, Sapporo, Yokohama. Ha esposto alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Le sue opere sono presenti in diversi Musei d’Europa. Sul suo lavoro hanno scritto i più noti critici d’arte.