in collaborazione con la Fondazione Tito Balestra
TININ MANTEGAZZA
Le sette vite di un creativo irriverente
MILANO | TEATRO BRUNO MUNARI
16 ottobre – 21 novembre 2021
Le sette vite di un creativo irriverente
MILANO | TEATRO BRUNO MUNARI
16 ottobre – 21 novembre 2021
Chi era Tinin? Alcuni lo conosceranno come il papà di Dodò de “L’albero Azzurro”, ma è stato molto di più. Fu scrittore, pittore e scenografo, protagonista di spicco del teatro per ragazzi, illustratore e autore di libri per l’infanzia. Il Teatro del Buratto allestisce questa grande mostra anche per restituire al pubblico e alla città di Milano questo patrimonio che ci racconta un’epoca e una grande cultura.
La mostra sarà gratuita e illustrata attraverso visite guidate, compiendo un viaggio attraverso la storia, l’arte e il teatro.
Il Teatro del Buratto dedica la sua prossima stagione teatrale 2021-22 alla figura e alla creatività di Tinin Mantegazza. A dare il via alla programmazione sarà infatti una grande mostra allestita al Teatro Bruno Munari di Milano, dal titolo TININ MANTEGAZZA. Le sette vite di un creativo irriverente (16 ottobre – 21 novembre 2021). Più di 250 disegni originali dipinti, pupazzi, fotografie, oggetti di scena, filmati e documenti, ordinate in 9 sezioni, occuperanno gran parte del teatro milanese con il compito non facile di restituire al grande pubblico la fantasia e complessità del grande artista, autore televisivo, animatore a e scenografo italiano.
Negli spazi del Teatro Munari – articolato e suggestivo edifico firmato da Italo Rota, dal 2017 nuova sede affidata dal Comune di Milano al Teatro del Buratto per realizzare un Polo di teatro per l’infanzia e i giovani – il percorso di visita ha anche lo scopo di ricordare e sottolineare il legame di Tinin e Velia Mantegazza con Milano e il ruolo fondamentale da loro avuto nel dar vita, con Jolanda Cappi e altri artisti e operatori culturali, nella metà degli anni Settanta, al gruppo “Città di Milano” e successivamente alla cooperativa Teatro del Buratto.
Negli spazi del Teatro Munari – articolato e suggestivo edifico firmato da Italo Rota, dal 2017 nuova sede affidata dal Comune di Milano al Teatro del Buratto per realizzare un Polo di teatro per l’infanzia e i giovani – il percorso di visita ha anche lo scopo di ricordare e sottolineare il legame di Tinin e Velia Mantegazza con Milano e il ruolo fondamentale da loro avuto nel dar vita, con Jolanda Cappi e altri artisti e operatori culturali, nella metà degli anni Settanta, al gruppo “Città di Milano” e successivamente alla cooperativa Teatro del Buratto.
L’esposizione proviene in gran parte dal Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (RA), dove si è tenuta nel 2019 con la curatela di Flaminio Balestra e Diego Galizzi. Su iniziativa del Teatro del Buratto a Milano verrà ripresa ed ampliata con due nuove sezioni dedicate: la prima, al lavoro di Tinin e la moglie Velia con il Teatro del Buratto e con il Teatro Verdi; la seconda, al loro legame con numerosi amici-pittori. La mostra è possibile grazie alla collaborazione di Velia Mantegazza, Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (RA), Fondazione Tito Balestra, Accademia Perduta Romagna Teatri, Archivio Storico del Cabaret Italiano e Associazione Peppino Sarina.
Tinin Mantegazza (Varazze 1931 – Cesena 2020), è stato sicuramente un personaggio dalla mente creativa instancabile. Figura poliedrica si è occupato per oltre 70 anni di illustrazione, giornalismo, editoria, televisione, regia, fino all’animazione culturale e all’organizzazione teatrale.
L’esposizione ricostruisce tutte le principali tappe del suo lavoro attraverso un allestimento, a cura del Teatro del Buratto, che coinvolgerà diversi spazi, su due piani, del Teatro Munari.
L’esposizione ricostruisce tutte le principali tappe del suo lavoro attraverso un allestimento, a cura del Teatro del Buratto, che coinvolgerà diversi spazi, su due piani, del Teatro Munari.
Infine, per il pubblico sarà inoltre a disposizione una specifica pubblicazione integrativa dedicata ai lavori prodotti da Tinin e Velia Mantegazza nella loro storica esperienza al Teatro del Buratto e al Teatro Verdi.