Venerdì 22 novembre, alle ore 21 presso la Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano di Longiano torna la rassegna I Concerti Dell’Arengo, musica da camera nella Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano.
Per l’occasione si esibirà l’ensemble Les Nations
Il chierico istriano Andrea Antico da Montona è lo stampatore e probabilmente l’autore della prima intavolatura italiana per tastiera mai pubblicata, le “Frottole intabulate per sonar organi”, da lui realizzate su espressa commissione di papa Leone X. La raccolta, come suggerisce il titolo, è composta interamente di frottole, brani dal testo profano che forse stupisce oggi vedere tra i divertimenti musicali di un papa, ma che in realtà avevano sicuramente diffusione in ambienti ecclesiastici; citiamo ad esempio un piatto ceramico che rappresenta alcuni monaci intenti all’esecuzione proprio di una frottola del libro di Antico. Altro esempio di presenza di musiche profane in convento è un manoscritto dedicato a una monaca bolognese che accosta mottetti a chanson dal testo decisamente profano.
Nonostante le molte proibizioni la musica era una delle attività favorite nei conventi femminili, sia per il servizio divino sia per la ricreazione personale. Monache dalle grandi abilità canore erano motivo di attrazione, e la gente accorreva per ascoltare le loro esibizioni (che avvenivano di norma dietro grate) durante le funzioni. A una di queste monache, la polacca Maria Felice Sbarasca (Swarowski?) è dedicato il libro di mottetti di Carlo Filago, organista di S. Marco a Venezia. Le composizioni presentano tratti di vero virtuosismo, e la dedica ci dice che la monaca eccelleva sia nel canto sia nella pratica strumentale della “cetra”. La pratica di strumenti, a parte l’organo, non era particolarmente incoraggiata, perchè fonte di distrazione profana, non foss’altro che per la necessità di far entrare nelle mura del convento insegnanti laici: ci sono numerose cause e lettere di autorità ecclesiastiche che proibiscono, e monache che insistono per avere maestri del loro strumento; è noto inoltre che nei parlatori dei monasteri si tenevano concerti e perfino opere, una pratica alternativamente tollerata e stigmatizzata.
Carlo Filago era primo organista di S. Marco sotto la direzione di Monteverdi, in una Venezia che era sicuramente stimolante e vivacissima dal punto di vista musicale e artistico, sia in campo sacro che in campo profano. Al versante profano ascriviamo Barbara Strozzi, cantatrice virtuosa dalla vita avventurosa, che ha lasciato numerose raccolte di composizioni vocali a voce sola nelle quali si riconosce la sua grande inventiva ed espressività.
Ingresso gratuito con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al numero 0547-665420 o alla mail info@fondazionetitobalestra.org
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Programma della serata:
Bartolomeo Tromboncino
Hor che’l ciel et la terra
(in Frottole intabulate per sonar organi, Roma, Antico, 1517)
Marchetto Cara
Non è tempo d’aspettare
(in Frottole libro I, Venezia, Petrucci, 1504)
Bartolomé de Selma y Salaverde
Vestiva i colli passeggiato a basso solo
(in Canzoni, fantasie et correnti..., Venezia, B. Magni, 1638)
Carlo Filago
Venite Filij
(in Sacri concerti a voce sola, Venezia, B. Magni 1642)
Antonio Valente
Gagliarda alla napolitana
(in Intavolatura de cimbalo, Napoli, G. Cacchio 1576)
Claudio Monteverdi
Sì dolce è il tormento
(in Canzoni, fantasie et correnti…, Venezia, B. Magni, 1638)
Barbara Strozzi
Udite amanti
(in Cantate ariette e duetti op.2,Venezia, F. Magni, 1651)
Carlo Filago
Salve Regina
(in Sacri concerti a voce sola, Venezia, B. Magni 1642)
Bernardo Storace
La Monica
(in Selva di varie compositioni.., Venezia, s.s. 1664)
Carlo Filago
Tota pulchra
(in Sacri concerti, cit.)
Ensemble Les Nations:
- Arianna Lanci, voce
- Elena Bianchi, dulciana
- Maria Luisa Baldassari, clavicembalo
L’ensemble Les Nations è presente da alcuni anni sulla scena musicale italiana; nato con l’intento di approfondire il repertorio barocco italiano ha in seguito esteso i suoi interessi al repertorio rinascimentale, su solide basi di ricerca filologica che però non trascura l’aspetto spettacolare.
Il gruppo ha registrato per radio RAI 3, ha partecipato a numerose rassegne e festival musicali in diverse città italiane (ricordiamo Bolzano Festival, il Festival del concorso internazionale Guido d’Arezzo e il doppio appuntamento MITO, 2007 e 2008) ed è stato invitato a festival musicali in Grecia e Francia; su commissione della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha allestito ‘Euridice’ di Jacopo Peri, che ha avuto diverse repliche in vari luoghi storici del Veneto nell’estate 1999 con notevole successo di pubblico. La stessa opera è stata commissionata dal prestigioso festival MITO 2008. Nell’ottobre 1997 l’ensemble ha inciso il primo compact, dedicato alle musiche sacre del compositore mantovano/veronese B. Tromboncino per la casa discografica Tactus. La registrazione è stata modellata sulla pratica vocale e strumentale del primo Rinascimento, in particolare nel Nord Italia e a Venezia. Un nuovo CD dedicato alla musica profana di Tromboncino è uscito nel 2001; nel 2002 è stata pubblicata invece una registrazione di composizioni sacre e profane del polifonista Costanzo Porta. Dal 2005 inizia invece la ricerca sull’oratorio emiliano romagnolo di fine ‘600, che ha prodotto finora 5 titoli: il primo anno è uscito il CD che contiene l’oratorio di Giovanni Paolo Colonna “Il Transito di S. Giuseppe”, inedito conservato alla biblioteca Estense di Modena, trascritto per l’occasione. Nel 2008 è uscito un altro oratorio inedito, “San Sigismondo re di Borgogna”, del compositore bolognese Domenico Gabrielli, e nel 2011 l’ultima produzione ha visto eseguire e registrare il “Mosè” di Giacomo Antonio Perti. Pubblicati nel 2014 “Gionata” di Antonio Pio e “Assalonne” di G. P. Colonna, mentre il lavoro prosegue con il “Giona” di G. B: Bassani. Tutti gli oratori sono stati presentati in vari Festival italiani. I suoi componenti hanno al proprio attivo ampie esperienze musicali come solisti, docenti in conservatori e corsi di perfezionamento musicale, musicologi. “Con le sue sonorità (Les Nations) ci ha riportato a un epoca più felice… [K.Papadakis, Rethimnika Nea, Creta]. “L’Ensemble Les Nations è riuscito felicemente a far concordare codici stilistici e codici di ascolto….[Il Resto del Carlino] “Il festino del Giovedì grasso eseguito dall’Ensemble Les Nations…un appuntamento imperdibile” [La Nazione] “An interpretation full of grace…” “enjoyable playing and singing…” [Early Music America]